
Lavoro

…allora sono veramente monaci, se vivono del lavoro delle proprie mani,
come i nostri padri e gli Apostoli.
Tutto però sia fatto con misura, avendo riguardo per i deboli.
(RB 48,8-9)
Consapevole di inserirsi nella condizione di tutti gli uomini,
la comunità monastica vive il suo lavoro come prolungamento dell’opera del Creatore (Gaudium et Spes 34).
L'ozio è nemico dell'anima,
e perciò i fratelli devono essere occupati in ore determinate
nel lavoro manuale e in altre ore nella lettura divina.
(RB 48,1)
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